CIE ACCRORAP

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Il lavoro della cie Accrorap si caratterizza per una grande apertura: apertura al mondo grazie ai viaggi concepiti come altrettanti momenti di condivisione, apertura verso altre forme artistiche e verso altre correnti. Dal 1989,in piena febbre breakdance e con i primi spettacoli di Accrorap, nacque il desiderio di approfondire la questione del senso e di sviluppare un percorso artistico. Alla ricerca di punti di incontro possibili tra culture e estetiche diverse da costruire attraverso la danza e alla ricerca di uno spazio di dialogo che potesse porre domande al futuro, la danza della cie Accrorap è generosa e cerca di rompere le barriere, di attraversare le frontiere.


BIOGRAFIA


Dal 1989, nella febbre della scoperta della breakdance e con i primi spettacoli di Accrorap, nasce il desiderio di approfondire la questione del significato e di sviluppare un processo artistico. Priere pour un fou (1999), lavoro cardine nell’universo coreografico di Kader Attou, tenta di rinnovare il dialogo che il dramma algerino rende in questo momento sempre più dolorosamente improbabile. La cie Accrorap si dà allora la libertà di inventare una danza ricca e umana con Anokha (2000), all’incrocio tra hip hop e danza Indiana, dall’Oriente all’Occidente. Questo lavoro dà alla danza hip hop una dimensione spirituale. Pourquoi pas (2002), lavoro che avvicina un universo fatto di poesia e di leggerezza, è composta da sainetes dove si mescolano performance, emozione, musicalità.
Douar (2003), concepito nel quadro dell’anno dell’Algeria in Francia, interroga le problematiche dell’esilio, della difficoltà, eco delle preoccupazioni dei giovani dei quartieri di Francia e di Algeria. Les corps etrangers (2006), progetto internazionale – Francia, India, Brasile, Algeria, Costa d’Avorio – evoca la condizione umana e cerca i punti di incontro possibili tra culture ed estetiche per costruire con la danza uno spazio di dialogo che possa porre domande al futuro. Petites histoires.com (2008) ottiene un successo di critica e pubblico e racconta una Francia popolare, con la semplicità e la leggerezza mai separate da una ricerca di impegno. Trio (?) (2010) si ricongiunge con l’universo del circo, tutto in leggerezza e Poesia.
Symfonia Piesni Zalosnych (2010) si rifa all’integrale della Sinfonia n.3 detta dei Canti Lamentosi del grande compositore polacco Henryk Mikolaj Gorecki. Questa creazione esplora l’insieme degli aspetti compositivi e sensibili, si lascia trasportare dalla voce, attraversare dalla forza melodica e si unisce al messaggio di speranza. Il lavoro della cie Accrorap è la storia di un’avventura collettiva internazionale: la nozione di incontro è al centro dell’identità della compagnia e i viaggi (Palestina, Algeria, Brasile, Cuba etc.) alimentano questo aspetto.

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